UN PO’ DI STORIA 1964 – Oggi
Nel 1964 un gruppo di giovani amici, particolarmente appassionati di alpinismo ed escursionismo, raccolsero le 50 firme necessarie per l’autorizzazione a istituire la Sottosezione di Cinisello Balsamo del “Club Alpino Italiano,” aggregata alla Sezione di Monza.
I principali ideatori e fautori di questo progetto sono i fratelli Aristide e Gualtiero Alberti, i fratelli Angelo e Mario Locatelli, Rolando Canuti, Mario Colombo e Franco Ventura.
La prima sede è nel cortile interno di via Risorgimento, al civico numero 9, nei locali messi a disposizione da Luigi Beretta, convinto sostenitore della validità e dell’importanza di avere anche nella nostra città una rappresentanza del CAI.
Il risultato raggiunto, non distoglie il gruppo dei fondatori dalle necessarie incombenze amministrative; in una delle prime riunioni la carica di Reggente viene affidata ad Angelo Locatelli, che guiderà la sottosezione fino al 1969.
L’entusiasmo e il fervore organizzativo contraddistinguono i primi mesi di vita della Sottosezione di Cinisello Balsamo, quando i soci sono chiamati a definire la struttura interna e ad avviare le prime proposte del calendario escursionistico e alpinistico, con uscite a cadenza quindicinale.
Era un approccio alla montagna di tipo popolare, accessibile a tutti o quasi, che non richiedeva particolari doti fisiche o una preparazione specifica.
All’interno della Sottosezione scalpitava però un gruppetto di Soci ben conosciuti per la loro passione alpinistica, maturata e affinata frequentando un corso di roccia presso la scuola dei “Ragni di Lecco”.
In quegli anni i rocciatori del CAI di Cinisello Balsamo carpiscono ogni segreto dei pinnacoli della Grignetta e della parete del Medale, così la loro voglia di scoperta si allarga alle cime della Valle d’Aosta, Valtellina e delle Dolomiti.
In pochi anni questi rocciatori mettono nel loro carniere buona parte delle vie classiche delle Alpi e il loro entusiasmo riesce a trasmettere la passione per la montagna a molti altri giovani di Cinisello Balsamo.
L’interesse verso i ragazzi e il mondo della scuola è stato da sempre presente e, trovata la disponibilità del professor Giovanni Morandi, preside della Scuola Media “Padre Reginaldo Giuliani”, spalancano ai soci del CAI le porte del mondo della Scuola; nasce così uno dei primi progetti a livello nazionale finalizzato ad avvicinare gli adolescenti alla montagna, attraverso la proiezione nelle classi di filmati e diapositive che preparavano le escursioni ai Piani d’Erna e al Resegone.
Dal 1979 vengono realizzate in collaborazione con il Comune delle settimane naturalistiche da effettuarsi nella stagione estiva presso il Rifugio Cavallino in Alta Comelico, un’esperienza unica che ha visto coinvolti accompagnatori e ragazzi all’autogestione del rifugio stesso, situato in un ambiente di natura stupenda con escursioni guidate da esperti naturalisti. Seguono altre esperienze con le scuole medie cittadine improntate alla scoperta e conoscenza della storia e dell’ambiente montano, con escursioni guidate ai villaggi Walser e in Val Codera, ma anche sui sentieri geologici e naturalistici delle Prealpi lombarde.
Le settimane naturalistiche sono continuate, avendo come base il Rifugio “Giorgio e Renzo Novella” in Val Pelline.
E’ nel 1997 che l’attività a favore degli studenti ha trovato nel progetto “Sentire la Montagna” lo strumento più efficace, capillare e coinvolgente per avvicinarli alla montagna e guidarli alla sua scoperta. Un’iniziativa nuova, che ha arricchito di valori la nostra vita associativa, rivolta ai ragazzi delle scuole primarie e sviluppato in collaborazione con il Centro Elica e la Commissione Cultura Alternativa di Enrico Mason.
Il progetto, che ora si chiama “Scuola in Montagna” continua con nuove proposte, con percorsi di animazione ambientale sulle montagne del circondario lecchese, con il coinvolgimento degli insegnanti per costruire insieme una didattica d’ambiente dinamica e originale inerente agli obiettivi della programmazione di classe/interclasse.
Nel 1970 nasce il Gruppo dei “Rampegeur”, che raccoglie al proprio interno i giovani particolarmente interessati all’arrampicata. Oltre allo zoccolo duro degli arrampicatori nostrani, entrano nel gruppo giovani alpinisti che diventeranno abbastanza famosi come Giuliano Occhiali, Lele Di Noia e Benvenuto Laritti.
Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, grazie all’intensa azione del presidente Francesco Sala, allora Reggente, l’attività sciistica conosce un momento particolarmente florido e intenso. Le gite domenicali sulle piste sono sempre affollatissime da giovani che si avvicinano alla pratica dello sci da discesa.
Ogni stagione il programma prevedeva almeno una decina di uscite in pullman nelle migliori stazioni sciistiche alpine. Si viaggiava per lunghe ore, alternando piacevoli chiacchierate a qualche corroborante pisolino e alle allegre “cantate” che rappresentavano il clima ideale per lasciarsi alle spalle le fatiche e i pensieri della settimana e, al tempo stesso costituivano anche l’occasione per stare insieme e per incontrare nuovi amici.
Proprio da questi improvvisati cori domenicali, nasce l’idea di dar vita a un vero e proprio Coro alpino. In fondo erano parecchie le voci che, in mezzo a qualche canto un po’ sguaiato, si segnalavano per il tono e l’impostazione pregevole.
Così, nell’autunno del 1970, un lungimirante gruppetto di soci appassionati del canto di montagna, fonda il Coro CAI di Cinisello Balsamo. Sotto la direzione del maestro Giuseppe Gobetti “Peppino”, con la famosa camicia gialla orgogliosamente sfoggiata ai vari concerti, che gradualmente aumentavano, facevano conoscere il Coro sul territorio. Negli anni il Coro si è strutturato con un proprio consiglio direttivo per meglio gestire l’attività. Tra il 1988-89 vive momenti importanti, un nutrito numero di alpini del gruppo Ana di Cinisello Balsamo entrano a rinforzare l’organico arrivando al ragguardevole numero di quaranta cantori. Peppino passa la direzione del Coro a Giovanni Ferrari che rivitalizza la vita del Coro stesso. Gli impegni si susseguono sempre più intensamente, vengono effettuate anche numerose trasferte all’estero, Croazia, Austria, Ungheria, Germania, ma quella che più è nei cuori dei cantori è la visita a Roma con l’udienza del Papa Giovanni Paolo II al quale è stata offerta una pregevole esecuzione di “Maria Lassù”. Per festeggiare i 25 anni viene incisa la cassetta “25 anni cantando” e qualche anno dopo un CD dal titolo “Amici miei”.
Il tempo passa e per festeggiare i 30 anni di attività si sono raggruppati assieme altri tre Cori appartenenti a Sezioni CAI, il Coro Mariotti di Parma, La Martinella di Firenze e Il Coro Varadè di Varallo Sesia, ne è nato un bellissimo circuito di concerti nelle proprie città di appartenenza.
Nel 2001 viene consegna l’onorificenza cittadina “Spiga d’oro” con la motivazione “per l’impegno nel ricercare, far conoscere e divulgare la tradizione del canto popolare e di montagna”. In questi ultimi anni il Coro ha sviluppato un interessante progetto “La magia della musica” rivolto ai ragazzi delle scuole, un percorso canoro per far conoscere e capire le armonie che tante persone con la propria voce e tanta amicizia riescono a fondersi in un Coro.
Alla metà degli anni Settanta i soci sono 153. Ormai il lavoro di proselitismo sul territorio ha dato i frutti sperati. La cittadinanza conosce e apprezza il CAI e partecipa numerosa alle diverse attività proposte: lo sci, l’escursionismo o l’arrampicata in roccia.
In molti avvertono l’esigenza di creare una Sezione autonoma per dare alla nostra città un punto di riferimento per tutti gli appassionati di montagna. Questo cammino si conclude felicemente nel 1977 quando, ancora sotto la presidenza di Francesco Sala, la Sede Centrale sancisce ufficialmente la nascita della Sezione CAI di Cinisello Balsamo, sia per l’adeguato numero di soci, sia per l’impegno profuso soprattutto nel mondo della scuola, per diffondervi l’amore per la montagna.
Sulle ali dell’entusiasmo, i soci si mobilitano per istituire la Scuola di Alpinismo intitolata all’amico “Bruno Paterno”, diretta dall’Istruttore Nazionale di Alpinismo Angelo Rocca, al quale succede, dopo pochi anni, Rolando Canuti. La scuola organizza annualmente corsi di roccia, ghiaccio e di alta montagna e da qualche anno di sci alpinismo. Le imprese alpinistiche che ora fanno parte del bagaglio storico dell’intera città, sono la conquista della cima del Bethartoli Himal m. 6352 nella regione del Garwal in Himalaya, le spedizioni al Monte Api Nampa in Nepal e in Hoggar e la 1^ spedizione Città di Cinisello Balsamo al Monte Palcaraju m. 6274 nelle Ande Peruviane. Per le celebrazioni dell’anno Internazionale delle Montagne la spedizione nell’Aysen Cile Patagonico per realizzare un corso di alpinismo rivolto ad un gruppo di ragazzi locali che sentono questa passione per le loro montagne.
Ma l’escursionismo è l’essenza stessa della nostra Sezione, prime esperienze evocano pioneristici ricordi per gli scarsi mezzi di trasporto che limitavano le escursioni alle Grigne e al Resegone. Una maggiore disponibilità di mezzi fa ampliare gli orizzonti sconfinando sulle montagne della Valtellina, Val d’Aosta e sulle spettacolari Dolomiti, con la possibilità di programmare uscite di più giorni.
Negli anni ottanta viene messa in calendario la settimana dedicata al Trekking, un’attività molto partecipata e apprezzata da tanti soci. Zaino in spalla e per giorni da un rifugio all’altro a camminare per conoscere e scoprire, un viaggio fatto di luci, colori, sapori, profumi e di incontri con la cultura e la gente di montagna.
L’evoluzione dell’escursionismo moderno al motto di “camminare per conoscere e tutelare” è un nuovo modo per leggere il grande libro della natura e i segni storici lasciati dall’uomo sulle montagne e in sezione sono molti i soci che condividono questa filosofica e affrontano i sentieri con benevola fatica alla scoperta di questo inestimabile patrimonio.
L’impegno più ampio rivolto alla cittadinanza, ha consentito di organizzare mostre sulla montagna e anche di promuovere serate a tema o cicli di incontri, nobilitati dall’intervento di famosissimi alpinisti come Riccardo Cassin, Hans Kammerlander, Maurizio Giordani, Renata Rossi, unitamente a umili e semplici esponenti della cultura montanara, come rifugisti o guardiaparco. Ciclo di incontri iniziato nel 1986 e tutt’ora presente nei nostri programmi.
Nel 1990 l’Amministrazione Comunale mette a disposizione del CAI una scuola dismessa, che deve però essere adattata alle necessità della Sezione. La mobilitazione dei soci reperisce presto le risorse per dare avvio ai lavori che in gran parte vengono eseguiti da volontari.
Nel volgere di pochi mesi il loro impegno offre ai soci e all’intera città di Cinisello Balsamo un nuovo punto di incontro, più ampio, funzionale ed accogliente.
Nello stesso anno, nasce la Sottosezione di Cusano Milanino, a noi aggregata, che raccoglie gli appassionati della montagna di questa cittadina, raggiungendo così il numero complessivo di 600 soci.
Nel 1991 la Sezione viene insignita dell’onorificenza cittadina “Spiga d’oro”, per l’attività svolta da oltre venti anni in campo sociale e sportivo: a livello cittadino, con un costante impegno di aggregazione ed educazione ambientale, soprattutto con i giovani; a livello nazionale ed internazionale, con l’organizzazione e la partecipazione a diverse imprese alpinistiche in Europa e in altri continenti.
La nuova sede mette a disposizione dei soci una biblioteca ordinata e organizzata con libri, riviste, mensili di montagna e la nuova rivista CAI “Montagne 360”, una segreteria moderna ed efficiente, un angolo rustico e conviviale, che richiama l’atmosfera di montagna, nonché un’ampia e funzionale sala proiezioni.
Nel 1997, dopo sedici anni, Luciano Oggioni lascia la presidenza. Gli succede per un triennio Francesco Monzani e poi Claudio Gerelli, che tuttora regge le sorti della Sezione.
A lui è toccato “l’onore e l’onere” di organizzare e gestire un evento importantissimo: la settimana dedicata alla montagna per il 2002 “Anno Internazionale delle Montagne”, in collaborazione con altre Associazioni cittadine operanti in questo settore.
Nel 2003 Michele Rossi assume la guida della scuola di Alpinismo attualmente intitolata “Bruno e Gualtiero” dando nuovo impulso all’attività e introducendo in questi ultimi anni, oltre ai consolidati corsi di alpinismo, corsi di formazione sullo scialpinismo. Un altro passo importantissimo è stato fatto in questi ultimi anni, la scuola ha potuto avviare corsi di arrampicata sportiva diretti dall’istruttore nazionale Michele Malfione. Tanto impegno e tanto lavoro per portare avanti tutti i programmi della scuola supportati da tanti validi e preparatissimi istruttori regionali e sezionali che sono una grande risorsa per la Sezione.
Anche in questo settore sono state sviluppate attività rivolte ai ragazzi, in particolare ai frequentatori della scuola secondaria Paisiello, dove ha sede la nostra palestra, con corsi di arrampicata. Un’altra opportunità rivolta ai giovani, è “gioco arrampicata” primi approcci con la verticalità.
Mutano i tempi e i valori, ma i modi di vivere la montagna rimangono uguali, dove …. “prima di tutto vi è l’amicizia con i compagni, senza la quale tutte le meraviglie della natura avrebbero rischiato di rimanere fredde e aride.”